Il desiderio nella dipendenza: effetto Craving dei Carboidrati
Il craving è il desiderio impulsivo per una sostanza psicoattiva, per un cibo o per qualunque altro oggetto-comportamento gratificante: questo desiderio impulsivo sostiene il comportamento “additivo” e la compulsione finalizzati a fruire dell’oggetto di desiderio. Si ratta di una bramosia incontrollabile e per molti è difficile da comprendere come un desiderio possa dominare e non possa esser dominato.
Il desiderio schiacciante di consumare cibi ricchi di carboidrati nel tentativo di migliorare l’umore, rimane un costrutto scientificamente controverso. I risultati di numerosi studi supportano l’esistenza di una sindrome da desiderio di carboidrati in cui l’ingestione di carboidrati agisce in modo lievemente disforico, alterando quindi l’umore positivamente.
L’energia del cibo è disponibile in tre forme macronutrienti: grasso, proteine e carboidrati. I carboidrati sono una delle principali fonti di energia nella dieta e sono necessari per molteplici processi fisiologici essenziali. Sono gli unici però in grado di generare questo meccanismo fisio-psicologico diabolico: Gran parte degli studi sul craving si concentra sull’effetto del gusto dolce e sull’ingestione di zuccheri semplici. Si ritiene che vi siano due percorsi principali tali per cui viene scelto il carboidrato: gli effetti edonici o di ricompensa/gratificazione e gli effetti omeostatici/fisiologici. I primi effetti si ricercano generalmente dopo condizioni di stress; i secondi invece sono necessità fisiologiche e energetiche del nostro organismo (essendo essi la fonte energetica primaria, del cervello in particolar modo).
I risultati attuali sulla relazione tra appetito eccessivo per cibi ricchi di carboidrati e disturbi dell’umore possono spiegare un guadagno di peso ripetitivo o l’incapacità di perdere peso tra alcuni individui obesi. Gli individui obesi che bramano i carboidrati, mostrano cambiamenti positivi nell’umore dopo l’assunzione di carboidrati; le persone che soffrono di Disturbo Affettivo Stagionale sperimentano una brama per cibi ricchi di carboidrati in associazione con i loro disturbi dell’umore.
La serotonina cerebrale può essere coinvolta in questi disturbi di affetto e appetito; quindi terapie che imitano l’effetto dell’assunzione di carboidrati sulla sintesi e sul rilascio di questo neurotrasmettitore possono essere utili nel trattamento dell’obesità derivante da queste cause.
In conclusione, l’effetto craving colpisce tutti i soggetti: sta a ciascuno di noi riuscire a gestirlo in maniera corretta, concedendoci qualche sgarro, senza cadere però nell’eccesso e nel disturbo comportamentale vero e proprio.
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